BRAND SEARCH INTENT:
oltre le keyword, dentro la percezione

Una mole di dati pari a 100 milioni di GB: questo è quanto coperto dall’indice di ricerca di Google, e non può che essere una fonte di informazioni preziosa per ogni espertə di marketing e brand del settore. In particolare, con una semplice analisi delle query di ricerca si può scoprire una verità sorprendente: Google sa chi siamo meglio di noə stessə.
Questo concetto in ottica di branding può diventare rivoluzionario e capace di ridefinire tutte le strategie di posizionamento del brand sviluppate fino a ora. Ma come identificare queste informazioni? Quali sono i dati da analizzare?

Unə bravə professionista SEO sa quanto le keyword siano strumenti preziosi. Va oltre il loro posizionamento e le vede per ciò che sono: l’insieme semantico che determina l’identità di un brand. In particolare questo vale quando si analizzano le keyword brand, che identificano le rappresentazioni che lə utentə hanno nei confronti del marchio.
Le keyword brand sono, di fatto, la materia prima a disposizione di chi si occupa di SEO per analizzare e determinare la brand perception.

Lə utentə che effettuano ricerche di tipo brand comunicano molte più informazioni del dato quantitativo fornito dal numero di ricerche mensili. Forniscono anche una serie di dati qualitativi che sarebbe un errore ignorare. Vediamoli insieme.

Ogni professionista SEO che si rispetti conosce alla perfezione che cos’è il Search Intent, e quindi sa quanto sia importante riuscire a identificare quell’intenzione, o volontà, non dichiarata che si cela dietro la ricerca di unə utente.
L’importanza di questa informazione a livello di brand permette di valutare non solo la volontà di informarsi, piuttosto che di effettuare un acquisto. Permette anche di valutare il grado di attività dellə utentə verso un determinato brand. Che cosa significa, infatti, una prevalenza di ricerche dedite all’ottenere informazioni anziché volte a un acquisto? Perché unə utente sta cercando dei trend associati a un brand? Ma soprattutto: come sfruttare queste informazioni a proprio vantaggio?

Il sentiment è l’obiettivo di chiunque si occupa di marketing. Riuscire a capire quali sono le emozioni dellə utentə consente allə espertə di calibrare campagne di comunicazione o di performance in modo tale da ottenere i massimi risultati.
La sua valutazione è sempre piuttosto nebulosa, ma fortunatamente si possono sfruttare le keyword brand anche a questo scopo. Ogni query altro non è che un insieme di parole, e dove ci sono parole è possibile cogliere i segnali semantici, dati dagli attributi grammaticali, e le sfumature qualitative, date dagli slang, allo scopo di identificare il tono emotivo del messaggio, che si può valutare sulla scala positivo, negativo e neutro.

Le keyword brand permettono quindi di scendere in profondità per ciò che riguarda la percezione che lə utentə hanno del brand. Analizzarle correttamente può essere un passo fondamentale per determinare:

• come lə utentə categorizzano realmente il brand nella loro mente;
• quali sono le associazioni e gli attributi naturali verso il brand;
• differenze tra posizionamento voluto e percezione reale del pubblico.

In questo modo le keyword brand si trasformano da metriche quantitative di semplice assegnazione di un valore numerico a veri e proprii indicatori della brand perception. Fondamentali in ogni strategia di branding che si rispetti.