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di chi è la colpa?
Quante volte vi siete chiestə perché le vostre email, quelle a cui avete dedicato tempo, passione e magari anche un pizzico di genialità, finiscono dritte dritte nel dimenticatoio digitale, ovvero il cestino? La risposta, udite udite, è più semplice (e forse un po’ scomoda) di quanto pensiate: è tutta una questione di approccio!
Un tuffo nel passato: quando tutto sembrava più facile
Ricordate i bei vecchi tempi? Bastava azzeccare un buon Open Rate e un CTR decente, e il canale DEM era considerato il re Mida del marketing. “Se c’è engagement, c’è conversione”, si diceva. Ah, che ingenuità!
Il presente: una giungla intricata
Oggi, il panorama è cambiato radicalmente. È diventato un vero e proprio labirinto, pieno di insidie e sfide. Dobbiamo fare i conti con un sacco di fattori nuovi, che hanno rimescolato le carte in tavola:
Insomma, tenere alta l’attenzione dellə utenti è diventata un’impresa titanica. Le statistiche sono impietose: la maggior parte delle persone dà alle email meno di 8 secondi del proprio tempo! E non è tutto: ben l’81% dellə utenti è prontə a darti il ben servito (leggi: cancellarsi) se lə sommergi di comunicazioni inutili.
La luce in fondo al tunnel: contenuti di valore e un nuovo mindset
Ma quindi, cosa fare per non soccombere? La risposta è tanto semplice quanto difficile da mettere in pratica: dobbiamo cambiare completamente approccio. Dobbiamo smetterla di guardare i KPI come fossero isole deserte, e iniziare a ragionare in modo più olistico.
Dobbiamo creare contenuti che siano davvero utili per le persone, che le coinvolgano, che abbiano un’anima. Dobbiamo puntare su:
Dobbiamo imparare a guardare i dati da prospettive diverse, a incrociare le informazioni, a fare “sistema”.
Rivoluzione! Un nuovo paradigma per l’email marketing
Non si tratta di una semplice “aggiustatina”, ma di una vera e propria rivoluzione. Dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare l’email marketing.
Esempi che fanno sognare (e funzionano davvero)
Vi chiederete: “Ok, tutto molto bello, ma nella pratica?”. Beh, vi faccio un esempio: un nostro cliente, con questo approccio, ha visto la revenue del canale email schizzare alle stelle, con un aumento del 196% in un anno!
In un altro caso, il punto di partenza era questo: le persone interagivano con le email, ma non compravano. Cosa fare? È stata organizzata una “tavola rotonda” (non quelle con i cavalieri, sia chiaro, ma quasi!), in cui si sono confrontati tutti i professionisti coinvolti: email marketing manager, content strategist, seo manager, retail manager, art director, customer experience manager, creative copywriter, store manager.
Il risultato? Sono stati individuati i problemi (stock inesistente, informazioni prodotto mancanti, ecc.) e sono state messe in atto piccole modifiche, senza modificare il budget. Ad esempio, è stata creata una “VIP strategy” per premiare i clienti e gli iscritti alla newsletter con promozioni esclusive.
Ma la vera svolta è stata sui contenuti: addio foto da catalogo, benvenuto storytelling! Si è iniziato a raccontare storie, a creare un’atmosfera, a far sognare.
Il nuovo mantra: un cambio di prospettiva
In sostanza, il cambio di paradigma è questo:
E poi c’è la pianificazione commerciale: non si può improvvisare! Bisogna programmare le attività in base ai periodi chiave, prevedendo diversi scenari.
Cosa ci portiamo a casa?
Quindi, cosa ci portiamo a casa da tutto questo? Ecco i punti fondamentali:
E poi c’è la pianificazione commerciale: non si può improvvisare! Bisogna programmare le attività in base ai periodi chiave, prevedendo diversi scenari.
Perché alla fine, la strategia amplifica il retail, il retail nutre la brand awareness, e la brand awareness fa volare le vendite.
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